Un recente studio ha dimostrato che l’analgesico più prescritto al mondo, il Diclofenac (più comunemente conosciuto in Italia come Voltaren), è pericoloso quanto un farmaco che fu tolto dal mercato americano nel 2004, il Vioxx (refecoxib), perché causò la morte di 60.000 persone per infarto e ictus, effetti collaterali del farmaco.
Questi due farmaci rientrano nella stessa categoria, ovvero farmaci anti-infiammatori non-steroidei (FANS) classificati come inibitori di COX-2, un enzima presente solo in un ristretto numero di tipi cellulari che sintetizza agenti infiammatori. Il Diclofenac è il più vecchio tra i FANS, con prescrizioni che risalgono agli anni ’70 per qualsiasi tipo di problema infiammatorio, come artrite, mal di schiena, gotta, mal di testa e febbre, e senz’altro più popolare a livello mondiale di altri anti-infiammatori come ibuprofene o naproxen.
Tutti i FANS sono associati ad effetti collaterali significanti, tra cui un rischio più alto di infarti e ictus. Questo è dovuto al fatto che oltre ad inibire le prostaglandine “cattive” che causano infiammazione e dolore, inibisce anche le prostaglandine “buone” che dilatano i vasi sanguigni e aumentano la circolazione. Quindi quando queste ultime vengono inibite, c’è un aumento della pressione sanguigna e un aumento della coagulazione. In un principio si pensava che l’ossido nitrico presente nel corpo bastasse per compensare a questo problema, ma studi più recenti hanno dimostrato che ciò non avviene.
Il rischio di un evento cardiocircolatorio è molto più alto in persone che già soffrono di problemi cardiovascolari, con una probabilità 10 volte superiore di avere insufficienza cardiaca, ma anche individui con un cuore “sano” sono a rischio.
L’ultimo studio fatto sul Diclofenac, a cura di David Henry del “Institute for Clinical Evaluative Sciences” di Toronto, ha trovato che questo aumenta il rischio di infarto o ictus di circa il 40%, comparato col non assumere FANS. Questo studio è una meta-analisi e quindi ha confrontato i risultati di molte ricerche, alcune delle quali dimostravano livelli molto alti di rischio di problemi cardiocircolatori.
In uno studio del 2012 pubblicato su “Circulation”, i FANS erano associati a un costante aumento di rischio di problemi alle coronarie (i vasi sanguigni che forniscono sangue al muscolo cardiaco) in quei pazienti che hanno già avuto infarti. Tra più di 43.000 di questi ultimi, si è registrato un aumento del 59% di rischio di morte dopo 1 anno e 63% dopo 5 anni, oltre a un rischio continuo di infarti ricorrenti e disfunzioni delle coronarie.
Non è stato trovato un dosaggio abbastanza basso da essere sicuro per la salute, anche in quei farmaci disponibili in farmacia per la libera vendita. Oltre ad essere rischiosi per l’aumento della pressione sanguigna e la coagulazione del sangue, ci sono studi che mostrano come gli inibitori del COX-2 (anti-infiammatori) causino l’indurimento dei vasi sanguigni, anche in soggetti sani.
Per non parlare degli effetti negativi che i FANS hanno sul resto del corpo, andando a danneggiare anche l’apparato gastrointestinale, reni e fegato, e sono stati anche associati ad aborti spontanei e perdita dell’udito.
Le possibilità di soffrire di effetti collaterali aumentano nel caso si applicassero le seguenti condizioni:
- Anziano o disabile
- Precedenti ulcere gastriche
- Uso in concomitanza di corticosteroidi o prednisone
- Dipendenza da alcool o sigarette
- Assumere elevate quantità di FANS oppure uno dei FANS più tossici (come il Diclofenac)
Esistono molte alternative naturali per combattere l'infiammazione senza il rischio di spiacevoli effetti collaterali.