I benefici dell'olio di cocco.

olio-di-cocco

L’olio di cocco è uno dei pochi cibi che possono rientrare sotto la definizione di “super-cibo”. La sua combinazione unica di acidi grassi può avere dei profondi effetti sulla salute, come perdita di grasso, migliore funzione cerebrale e altri incredibili benefici.

1. Combinazione unica di acidi grassi con potenti proprietà medicinali.

L’olio di cocco è sempre stato visto di buon occhio perché contiene grassi saturi. Infatti, l’olio di cocco è una delle fonti più ricche di grassi saturi conosciuti dall’uomo, con circa il 90% dei suoi acidi grassi che sono saturi (1). D’altro canto, nuove ricerche mostrano che i grassi saturi non sono dannosi. Molte di queste che includono centinaia di migliaia di persone dimostrano che l’idea del “blocca-arterie” è un mito (2). In più, l’olio di cocco non contiene i classici grassi saturi che si trovano nelle bistecche o nel formaggio.

Contiene dei trigliceridi di catena media (TCM) che sono acidi grassi di media lunghezza. La maggior parte dei grassi acidi nella dieta sono i cosiddetti trigliceridi di catena lunga, ma quelli di media catena sono metabolizzati in maniera diversa. Vanno direttamente dal tratto digestivo al fegato, dove vengono usati come una fonte di energia rapida o convertiti nei cosiddetti corpi chetonici, che possono avere effetti terapeutici su patologie del cervello come l’epilessia e l’Alzheimer.

2. Le popolazioni che mangiano tanto cocco sono fra le persone più in sane del pianeta.

Il cocco è un frutto esotico per le popolazioni Occidentali, ma in alcune parti del mondo è un caposaldo della dieta con cui molte persone hanno prosperato per molte generazioni. L’esempio migliore sono i Tokelaua che vivono nel Pacifico del Sud. Mangiano più del 60% delle loro calorie dai cocchi e sono i maggiori consumatori di saturi grassi al mondo e sono in salute eccellente, con nessuna prova di malattie cardiovascolari (3). Un altro esempio di persone che mangiano molto cocco e sono in ottima salute sono i Kitava (4).

3. Può aumentare il consumo di energia, aiutando a bruciare più grasso.

L’obesità è attualmente uno dei problemi più grandi al mondo. Mentre alcune persone pensano che sia solo una questione di calorie, altri credono che le fonti di queste calorie siano critiche. E’ un fatto che diversi cibi hanno effetti diversi sul corpo e sugli ormoni. In questo caso, una caloria NON è una caloria.

I TCM nell’olio di cocco possono aumentare il consumo di energia a confronto della stessa quantità di calorie da grassi a catena più lunga (5,6). Un altro studio ha trovato che 15-30 grammi di TCM al giorno aumentano il consumo di energia nelle 24 ore del 5%, arrivando a un totale di 120 calorie al giorno.

4. Contiene acido laurico che può uccidere batteri, virus e funghi, aiutando a combattere le infezioni.

Quasi il 50% dei grassi acidi contenuti nell’olio di cocco è composto dall’acido laurico. Quando l’olio di cocco è digerito dagli enzimi, forma un monogliceride chiamato “monolaurina”.

Sia l’acido laurico che la monolaurina possono uccidere agenti patogeni danosi come batteri, virus e funghi (8).

Per esempio, queste sostanze possono ammazzare il batterio Staffilococco Aureo (un patogeno molto pericoloso) e il lievito Candinda Albicans, una fonte comune di Candidiasi negli umani (9,10).

5. Può smorzare la fame, facendoti mangiare meno senza neanche provarci.

Questo può essere dovuto al modo in cui gli acidi grassi contenuti nell’olio di cocco sono metabolizzati, perché i corpi chetonici possono avere un effetto di riduzione dell’appetito (11).

In uno studio, diverse quantità di trigliceridi di catena media e lunga sono state somministrate a 6 uomini in salute. Quelli che hanno mangiato più TCM hanno mangiato in media 256 calorie in meno al giorno (12). Un altro studio su 14 uomini in salute ha scoperto che quelli che mangiavano più TCM a colazione mangiavano molte meno calorie a pranzo (13).

Queste ricerche erano piccole e fatte solo per un corto periodo di tempo. Se questo effetto persistesse nel lungo periodo, potrebbe avere un’enorme effetto sul peso corporeo nell’arco di svariati anni.

6. I grassi acidi nell’olio di cocco vengono convertiti in chetoni, che possono ridurre gli attacchi epilettici.

Una cosiddetta dieta chetogenica (pochissimi carboidrati, moltissimi grassi) è attualmente studiata per curare diverse patologie.

La miglior applicazione di questa dieta è per curare l’epilessia resistente ai farmaci nei bambini (14). Questa dieta comprende mangiare ben pochi carboidrati e grandi quantità di grassi, che crea una concentrazione molto più grande di corpi chetonici nel sangue. Per qualche ragione, questa dieta può drasticamente ridurre la frequenza di attacchi in bambini epilettici, anche quelli che non hanno avuto successo con più tipi diversi di farmaci.

Poiché i TCM nell’olio di cocco vengono trasportati al fegato e convertiti in corpi chetonici, spesso sono usati in pazienti epilettici per indurre una chetosi mentre si permettono un po’ più carboidrati nella dieta (15,16).

7. Aiuta a migliorare i livelli di colesterolo nel sangue e può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

L’olio di cocco è pieno di grassi saturi, che non causano problemi al profilo lipidico del sangue come si pensava in precedenza.

I grassi saturi aumentano il colesterolo HDL (ad alta densità, quello buono) e cambiano il colesterolo LDL (a bassa densità, quello cattivo) in un sottotipo benigno (17,18). In uno studio di 40 donne, l’olio di cocco ha ridotto il colesterolo totale e LDL mentre ha incrementato quello HDL comparato con l’olio di semi di soia (19).

Ci sono anche studi condotti su cavie che dimostrano che l’olio di cocco riduce i trigliceridi, totali e colesterolo LDL, aumentando gli HDL e migliora i fattori di coagulazione sanguigna e stato di anti-ossidanti (20,21). Questo miglioramento nei fattori di rischio cardiovascolari dovrebbe teoricamente ridurre il rischio di patologie cardiache nel lungo termine.

8. Può proteggere i capelli dai danni, idratare la pelle e funzionare come schermatura solare.

Ci sono anche benefici che non hanno niente a che fare con il mangiare l’olio di cocco.

Molte persone lo usano per motivi cosmetici e per migliorare la salute e apparenza della pelle e dei capelli. Ricerche su persone con la pelle secca dimostrano che l’olio di cocco può migliorare l’idratazione e contenuto lipidico della pelle (22).

E’ stato dimostrato che l’olio di cocco può anche essere protettivo contro i danni ai capelli e uno studio dimostra la sua efficacia a schermare dal sole, bloccando circa il 20% dei raggi solari ultravioletti (23,24).

Un’altra applicazione è usarlo come collutorio in un processo chiamato “oil pulling”, che può uccidere dannosi batteri nella bocca, migliorando la salute dentale e ridurre l’alito cattivo (25,26,27).

9. I grassi acidi contenuti nell’olio di cocco possono aumentare la funzione del cervello nei pazienti con l’Alzheimer.

L’Alzheimer è la causa più diffusa di demenza al mondo e si presenta principalmente negli anziani. Pare esserci una ridotta abilità di alcune parti del cervello ad utilizzare il glucosio come fonte di energia. I chetoni possono fornire energia al cervello e i ricercatori speculano che i chetoni possono essere una fonte di energia alternativa per quelle cellule malfunzionanti e ridurre i sintomi dell’Alzheimer (28).

In uno studio del 2006, il consumo di TCM ha portato ad un immediato miglioramento nella funzione cerebrale nei pazienti con forme più lievi di Alzheimer (29). Altri studi supportano questi risultati e i TCM sono studiati intensamente per usi terapeutici nel morbo di Alzheimer (30,31).

10. L’olio di cocco può aiutarti a perdere peso, specialmente il grasso pericoloso nella cavità addominale.

Sembra essere particolarmente efficace contro il grasso addominale che ricopre gli organi. E’ il grasso più pericoloso di tutti ed è associato a molte malattie del mondo Occidentale. La circonferenza addominale è misurata facilmente ed è un ottimo indicatore della quantità di grasso nella cavità addominale.

In uno studio di 40 donne con obesità addominale, supplementando con 30 mL di olio di cocco al giorno sono riuscite a ridurre sia l’indice di massa corporea che la circonferenza addominale in un periodo di 12 settimane (19). In un altro studio di 20 uomini obesi si è notato una riduzione di circonferenza addominale di 2.86 cm dopo 4 settimane di 30 mL di olio di cocco al giorno (32).

Questo numero non sembra incredibile in superficie, ma considera il fatto che queste persone non facevano esercizio fisico o ridurre le calorie. Hanno perso una quantità significante di grasso addominale semplicemente aggiungendo olio di cocco alla dieta.


Per ottenere i benefici maggiori dall’olio di cocco, assicuratevi di scegliere quello organico o vergine, NON QUELLO TRATTATO. Scopri la varietà di modi in cui l’olio di cocco può essere usato in cucina per un modo più naturale e benefico di mangiare.

LASCIA CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA!


Fonti:

  1. http://nutritiondata.self.com/facts/fats-and-oils/508/2
  2. http://ajcn.nutrition.org/content/early/2010/01/13/ajcn.2009.27725.abstract
  3. http://ajcn.nutrition.org/content/34/8/1552.short
  4. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8450295
  5. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3532757
  6. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2021124
  7. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8654328
  8. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC444260/
  9. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10762277
  10. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17651080
  11. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17228046
  12. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8696422
  13. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9701177
  14. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1474442208700929
  15. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/562929
  16. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19049583
  17. http://ajcn.nutrition.org/content/77/5/1146.short
  18. http://ajcn.nutrition.org/content/67/5/828.short
  19. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19437058
  20. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15329324
  21. http://e-spenjournal.org.marlin-prod.literatumonline.com/article/S1751-4991(07)00043-1/abstract
  22. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15724344
  23. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12715094
  24. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22279374
  25. http://www.jisppd.com/article.asp?issn=0970-4388;year=2008;volume=26;issue=1;spage=12;epage=17;aulast=Asokan
  26. http://www.ijdr.in/article.asp?issn=0970-9290;year=2009;volume=20;issue=1;spage=47;epage=51;aulast=Asokan
  27. http://www.jisppd.com/article.asp?issn=0970-4388;year=2011;volume=29;issue=2;spage=90;epage=94;aulast=Asokan
  28. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2604900/
  29. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15123336
  30. http://www.biomedcentral.com/content/pdf/1743-7075-6-31.pdf
  31. http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1933721308000937
  32. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3226242/